La storia dell’Intelligenza Artificiale è ricca e affascinante, e abbraccia più di sette decenni di ricerca, innovazione e progresso. Dalle prime idee teoriche alle moderne tecnologie del deep learning, la storia dell’intelligenza artificiale ci ha sempre spinti oltre i confini della tecnologia e del pensiero.
In questa prima parte, esploriamo le tappe principali della storia dell’intelligenza artificiale dagli anni ‘40 agli anni ‘80 del ‘900.
Gli albori (1940-1950)
Troviamo le radici della storia dell’intelligenza artificiale negli anni ‘40 e ‘50. In quest’epoca, i primi scienziati iniziarono ad esplorare l’idea, al tempo rivoluzionaria, che le macchine potessero pensare proprio come fanno gli essere umani, e tra loro spiccano Alan Turing e John Von Neumann
Alan Turing
Da Alan Turing prende il nome il famoso Test di Turing, che rappresentava il criterio per determinare se una macchina può esibire un’intelligenza indistinguibile da quella di un essere umano. Il test di Turing, pubblicato nel suo famoso articolo “Computer and Machinery Intelligence” è tutt’oggi una pietra miliare nel campo dell’intelligenza artificiale. Un film molto interessante su questo tema è “Ex-Machina”.
John Von Neumann
Von Neumann è stato un matematico e scienziato ungherese-americano, il cui lavoro ha avuto un impatto significativo sull’informatica, l’economia, le scienze sociali e l’intelligenza artificiale. Von Neumann, infatti, ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo dell’architettura dei computer, con il suo modello “Architettura di Von Neumann”, che definisce la struttura logica dei computer moderni. I suoi studi nelle scienze sociali, inoltre, hanno contribuito a fornire le basi teoriche per l’intelligenza artificiale nel campo degli algoritmi di decisione e ottimizzazione, oltre a gettare le basi per la programmazione e il calcolo automatico.
L’Alba(1956-74)
Nella storia dell’intelligenza artificiale, il termine “Intelligenza Artificiale” compare solo nel 1956 quando, durante la conferenza di Dartmouth, si è deciso di designare in questo modo questa branca di studio. Tale data è anche considerata il momento di nascita ufficiale dell’AI come campo di ricerca. è in questo periodo che vediamo gli sviluppo dei primi programmi AI.
Conferenza di Dartmouth
La conferenza, organizzata da John McCarthy, Marvin Minsky, Nathaniel Rochester e Claude Shannon, ha riunito tutti i pionieri dell’AI per una sorta di tavola rotonda che sfociò nello sviluppo dei primi programmi di intelligenza artificiale.
LISP e primi programmi
McCarthy ha sviluppato il linguaggio di programmazione LISP (LISt Processing) nel 1958, che da quel momento è stato il linguaggio principale per la ricerca sull’AI. Noto per la sua flessibilità e potenza nella manipolazione di dati simbolici e strutture complesse come alberi e grafi, Lisp è caratterizzato dalla sua sintassi unica basata su espressioni parentetiche, dove il codice è scritto come una serie di liste annidate, che facilita l’implementazione di algoritmi complessi e la manipolazione dinamica dei dati. In questo periodo sono stati creati anche i primi programmi di problem-solving, ad esempio il Logic Theorist di Allen Newell e Herbert Simon, che risolve problemi matematici complessi.
Il Primo Inverno (1974-80)
Nonostante i primi successi, l’intelligenza artificiale, nella sua storia, ha incontrato svariate difficoltà negli anni ‘70, che si raggruppano sotto il nome di “Primo inverno dell’intelligenza artificiale”. Un’epoca di discussione, in cui le aspettative non realistiche e la mancanza di progressi concreti hanno portato a una riduzione degli sforzi, sia economici sia intellettuali, nella ricerca sull’intelligenza artificiale.
Sfide
I programmi AI del periodo erano fortemente limitati dalla capacità di calcolo e dalla mancanza di dati. Infatti, la capacità di calcolo dei computer dell’epoca era insufficiente per supportare algoritmi complessi, e la mancanza di dati adeguati rendeva difficile l’addestramento di modelli utili. le reti neurali, che hanno poi potuto offrire soluzioni più efficaci, erano ancora ai loro albori e, dunque, non ben comprese, oltre a essere viste con scetticismo a causa della loro inefficacia dimostrata in quel periodo.
Conclusione
Come abbiamo visto, la prima parte della storia dell’Intelligenza artificiale è stata caratterizzata tanto da entusiasmo e ottimismo quanto da disillusione e sfide. Queste prime tappe, ad ogni modo, hanno gettato le basi per le ricerche e gli sviluppi successivi, a partire dalla rinascita degli anni ‘80.