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Le Best Practice nell’email marketing per aumentare l’engagement

l’Email marketing, dalla sua nascita negli anni ‘80, continua a essere uno degli strumenti più efficaci che un brand può usare per connettersi con il pubblico. Per ottenere risultati ottimali in termini di engagement, però, è essenziale conoscere e adottare le best practice, le migliori pratiche che rispecchiano le tendenze emergenti e i cambiamenti nel comportamento dei consumatori.

Vediamo dunque quali sono le linee guida per aumentare l’engagement attraverso l’email marketing.

Personalizzazione avanzata

Nelle best practice per l’engagement non si può non includere la personalizzazione. Questa, però,, non si può più limitare all’inserimento del nome del destinatario nell’oggetto. Infatti, con l’avvento dei Big Data e della Data Analysis, è possibile, e raccomandato, utilizzare i dati comportamentali, le cronologie di acquisto e le preferenze personali per creare contenuti altamente costumizzati. Sarà necessario segmentare il pubblico in base agli specifici interessi e ai dati demografici e inviare email create su misura per ciascun segmento. In questo modo, si darà più valore al cliente e, di conseguenza, aumenterà l’engagement.

Vi sono piattaforme, ad esempio SalesForce, che consentono di integrare CRM e email marketing, permettendo così di tracciare, registrare e analizzare i comportamenti dei clienti e inviare dunque i contenuti più rilevanti in base ai dati raccolti. Se ad esempio un cliente ha acquistato un prodotto specifico, saranno efficaci delle email che suggeriscano accessori complementari.

Automazione intelligente

L’automazione, grazie anche ai progressi fatti nell’ambito dell’intelligenza artificiale, è sempre più cruciale per creare engagement tramite l’email marketing, e per questo la inseriamo a pieno titolo nelle best practice. è importante, però, andare oltre le semplici risposte automatiche. Saranno le campagne stesse ad essere automatizzate, basandosi su trigger specifici e comportamenti rilevati, per esempio l’abbandono del carrello o la navigazione su specifiche pagine, al fine di inviare email tempestive e pertinenti. Mailchimp, famosa piattaforma di email marketing, offre per esempio procedure di automazione che permettono di inviare automaticamente una email ai clienti che abbandonano il carrello, includendo un reminder o uno sconto.

Contenuti Interattivi

è ampiamente risaputo che gli elementi interattivi aumentano di molto l’engagement. Sondaggi, quiz, carrelli interattivi e così via, inclusi direttamente nel corpo della email, migliorano l’esperienza utente senza che il cliente debba lasciare l’applicazione di posta. Sta emergendo ad esempio, come tendenza, l’uso di GIF, caroselli di immagini e pulsanti call to action che agiscono direttamente all’interno della email, rendendo l’email più dinamica e coinvolgente.

Ottimizzazione mobile

Sembra strano doverlo ripetere, nel 2024, ma ancora sembra non essere chiaro a tutti quanto sia importante l’ottimizzazione mobile. Ormai quasi tutti leggono le email direttamente dal loro smartphone: per questo motivo, i messaggi di posta elettronica, devono essere responsivi, con un design ottimizzato per il piccolissimo schermo e con CTA semplici da cliccare che non richiedano tempi di caricamento troppo lunghi. è empiricamente dimostrato che un design ottimizzato per il dispositivo specifico aumenta le probabilità di interazione e conversione.

Uso etico dei dati e privacy

Nel 2024, tra le best practice per l’engagement nell’email marketing è impossibile evitare di includere l’uso etico dei dati. Non solo i regolamenti sono sempre più specifici e attenti, ma la consapevolezza degli utenti è sempre più alta, e le aziende devono dunque assicurarsi di utilizzare i dati in maniera trasparente e di rispettare le preferenze del pubblico. è fondamentale, ad esempio, implementare procedure semplici di opt-in e opt-out, nonché di impostazione della preferenza sulla frequenza e il tipo di email che si ricevono. In caso contrario, la fiducia diminuirà e aumenterà, invece, il rischio di finire nella cartella Spam.

Storytelling

L’email marketing non può più essere considerato come un mezzo per vendere. Se si vuole creare engagement, infatti, e costruire un rapporto duraturo, bisognerà porre maggiore enfasi sullo storytelling e sul ritorno sull’investimento a lungo periodo. Il brand deve offrire un valore e raccontarsi al pubblico come se ci si trovasse all’interno di una storia. Una strategia che molti brand utilizzano recentemente è quella di creare serie di email che seguono un filo narrativo, ad esempio raccontando la storia dietro la creazione di un prodotto o la giornata tipo del team. A questi fini è anche importante individuare l’archetipo del proprio brand,

Conclusioni

Abbiamo visto le best practice per aumentare l’engagement tramite l’email marketing. è importante ricordare sempre, però, che ogni strategia deve essere personalizzata in base all’azienda che la utilizza. Chiaramente, un e-commerce, una banca online e un’associazione senza fini di lucro dovranno utilizzare l’email marketing in maniera differente. Ciò che davvero fa la differenze è la previa chiarificazione degli obiettivi di una campagna, in modo da poterla regolare di conseguenza e non commettere errori grossolani che fanno perdere tempo e denaro.

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